MONDIALI FIRENZE 2017

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Ciao a tutti.

Siamo appena tornati dai Mondiali WBHC 2017 di Firenze, le emozioni sono tante e poche le righe per descrivere il tutto.

Della 04 OWLS siamo partiti in 6, io-Camy-Pedro-Valter-Terry-Erman e la prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di fare il controllo materiali a Firenze, all’ippodromo di Visarno. Da subito abbiamo incontrato tantissima gente: amici di vecchia data, arcieri che avevamo visto solo poche volte e tantissimi stranieri, specialmente europei, ma tanti anche da molto lontano. Pensare che c’erano insieme a noi altre 32 nazioni era una cosa strana e emozionante. Chissà quante cose avremmo visto, quante esperienze vissute, cose nuove imparate.

Il controllo materiali è andato bene, come tutti abbiamo visto, un po’ sommario, ma è andato bene. Al di fuori un pratical con una marea di sagome, davanti al palco dove pochi giorni dopo gli Aerosmith avrebbero suonato. Un caldo soffocante e gente che continuava a tirare frecce fregandosene del clima.

La cerimonia di apertura, partendo da piazza Duomo e Firenze, verso palazzo della Signoria è stato emozionante, anche se non epica come me la immaginavo. Tante nazioni, ognuna con il proprio colore e il gagliardetto che marciavano con alla testa del corteo gli sbandieratori. Davanti al David di Michelangelo, i discorsi inaugurali e le foto di gruppo.

Tra una birra, uno spritz, una pizza e una costata, siamo arrivati al primo giorno di gara. C’era chi aveva il giorno di riposo come Camilla, ma gli altri invece erano tesi verso ciò che li aspettava.

La prima giornata arrivare ai campi è stato un po’ difficoltoso non essendo segnalati a dovere i parcheggi o i campi, inoltre sembrava che a Castellina nessuno sapesse che ci fossero i mondiali e sicuramente un cartellone con indicazioni o altro avrebbe aiutato!.

8 campi di tiro, noi tradizionali eravamo nei 4 campi di Castagneto e da subito abbiamo capito quale era lo stile dei tiri che ci aspettava. Piazzole tecniche in certi casi molto al limite, e molte volte dovevi salutare la freccia prima di incoccarla perché molto probabilmente non l’avresti più rivista non essendoci paglioni dietro le sagome e sassi dappertutto. Personalmente non ho mai visto tante frecce schizzare in aria e distruggersi come in queste gare. Il terreno molto duro e secco non aiutava sicuramente. Persino, nella piazzola 1 dei ricurvi sono state perse e rotte delle frecce (e questo è tutto dire)! Al di là delle difficoltà comunque i percorsi erano veramente belli e stimolanti, il panorama poi meraviglioso!

Ogni fine gara ci vedevamo alla gelateria di castellina, diventata per molti il meeting point ufficiale, per condividere la giornata e rinfrescarsi. Non c’erano punti di ritrovo con stand arcieristici o gastronomici, in poche parole una “cittadella dell’arciere”, solo qualche stand piccolo dove si partiva per la gara con poca roba e solo in certi campi.

Poi chi aveva la piscina andava a farsi un bagno e pronti per il giorno dopo. Il caldo soffocante e certi campi molto aperti ci hanno messo veramente alla prova, ma abbiamo continuato a lottare. C’era chi andava meglio e chi arrancava, ma alla fine siamo arrivati tutti sani e salvi alla conclusione.

In piazzola ogni giorno persone diverse e nazionalità diverse. Modi diversi di vedere le cose, ma alla fine la passione per l’arco era ciò che ci accumunava tutti. La cosa che mi ha stupito di più è stata vedere certi stranieri regalare la loro maglietta o le loro patch alle persone che in piazzola erano state carine con loro, questo mi ha fatto pensare che nell’arco qualcosa di buono e genuino c’è ancora.

I giorni sono passati in fretta e l’esperienza mondiale, essendo stata per tutti noi la prima, ha avuto sicuramente un grande effetto, ma ha lasciato anche un po’ di rammarico per tutte le cose che non andavano e gli stranieri che ci rimproveravano con “Typical Italian Style”.

Sicuramente non ci tireremo indietro in nuovi eventi Ifaa, sicuramente ci porteremo tutti a casa ciò che di buono abbiamo visto e vissuto, sperando di essere migliori arcieri e migliori persone per il prossimo mondiale.

Ciao Michael